Benvenuti a tutti

una raccolta di esperienze riguardo la mia passione per l'astronomia e altro..........
Penso che sia utile mettere a disposizione, di altri appassionati come me, le mie esperienze.

martedì 18 ottobre 2011

PARTICOLARITA' COSTRUTTIVE

Per completare ho montato sulla piastra inf. della cella portaprimario un ventilatore montato su cuscinetti. Sulla circonferenza ho poi montato un'anello di policarbonato fissato con del nastro americano argento, per creare uno schermo paraluce, senza impedire il passaggio della ventilazione. Ho poi costruito con del velluto raso nero, un telo di schermatura da montare in caso di riflessi.

Aumentando il diametro complessivo degli alloggiamenti rispetto al tubo originario, occorre attuare le seguenti modifiche:

Torretta porta oculari
per ottenere che il fuoco dello specchio primario caschi 15 mm più "in fuori" la cella porta specchio deve essere montata più vicina al secondario, utilizzando le tre filettature già esistenti sulla cella.
La modifica si tramuterà in miglioria, poichè permette di sfruttare l'intero diam. dello specchio ed illuminare completamente il secondario.
Verificate che la conicità della pentola non alteri troppo il montaggio in asse della torretta. io ho dovuto aggiungere due spessori sugli appoggi inferiori.

Spiders portasecondario
le viti originarie sono al limite della lunghezza per il posizionamento regolabile del porta secondario; occorre sostituirle con altre più lunghe di 15mm. L'operazione non è difficile, bisogna solo prestare molta attenzione a non rovinare le copiglie che congiungono le estremità tagliate della vite con la lamella. Usate un chiodino da muro in acciaio temperato con la punta appiattita con la smerigliatrice come punteruolo. Se volete rimontare viti in ottone fate pure; io vi consiglio quelle in acciaio inox, sono più durette da tagliare, ma molto più resistenti. Un seghetto fine per acciaio va benissimo per ricavare l'intaglio di 6/7mm necessario. Attenzione a praticare prima il forellino per la copiglia, altrimenti sollecitate troppo i codolini rimanenti della vite, rischiando di romperli.

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